Kora_Extended è un progetto di rimediazione digitale e culturale plurilivello ideato e progettato da Ramdom insieme a Emilio Vavarella per essere sperimentato come prototipo replicabile all’interno di Kora – Centro del Contemporaneo presso Castrignano dè Greci.
Kora__extended parte dall’idea di rendere digitalmente accessibili e veicolabili sia gli spazi fisici di Kora quanto la sua collezione, attraverso una loro clonazione e rimediazione digitale multicanale, rendendo possibile anche l’attivazione di modelli di fruizione digitale simultanea in più luoghi e in diverse modalità.
Nello specifico, sarà possibile poter realizzare non solo “un classico” tour virtuale degli spazi dello storico Palazzo (bene storico vincolato del 1600) e della collezione museale e libraria di KORA, ma il visitatore sarà messo nelle condizioni di poter customizzare la propria esperienza di visita collocando autonomamente le opere nello spazio e andando a creare la propria mostra.
Il progetto prevede dunque le seguenti fasi operative:
- digitalizzazione degli spazi interni ed esterni e predisposizione tour virtuale;
- digitalizzate della collezione mediante la tecnica fotogrammetrica;
- sviluppo creazione interattiva e 3d web based;
- lancio dispositivo web;
- predisposizione spazio fisico per visita virtuale;
- promozione in altri spazi culturali attraverso visori 3d.
Kora__extended affronta i temi di tutela, conservazione, valorizzazione e fruizione dei beni architettonici materiali vincolati, opere materiali e immateriali contemporanee e dei materiali di archivio delle istituzioni/spazi culturali nel delicato passaggio, e convivenza, tra la dimensione analogica e quella digitale.
A partire da sabato 12 ottobre saranno visitabili attraverso virtual tour 4 delle ultime mostre realizzate da Ramdom all’interno dgli spazi di Kora
La terra nostra è un mostro di mare, primo allestimento e secondo allestimento
Brevi favole per adulti. Lo struzzo e la coccinella, di Driant Zeneli
Ex Situ di Luigi Coppola
Il progetto risponde agli Obiettivi e Risultati attesi dall’Avviso in quanto:
- rappresenta un nuovo prodotto culturale e creativo per la diffusione live e online capace di interagire con molteplici linguaggi espressivi e di adottare narrazioni innovative grazie al bilanciamento tra la dimensione tecnologica (investimenti materiali e immateriali) e creativa (coinvolgimento e interazione con gli artisti e la comunità);
- offre una modalità di fruizione dell’arte contemporanea innovativa e ludica, che ci può consentire di raggiungere un pubblico più ampio e con particolare attenzione alle fasce giovanili;
- indirizza la circolazione e diffusione delle attività di Kora verso nuovo pubblico (diminuzione del divario territoriale, raggiungimento categorie deboli) e verso l’estero (ad es. sviluppo e ideazione di formati per lo streaming, dal vivo e non);
- realizza attività per la fruizione del proprio patrimonio attraverso modalità e strumenti innovativi di offerta (piattaforme digitali, hardware, software per nuove modalità di fruizione e nuovi format narrativi, di comunicazione e promozione) volte a garantire un beneficio in termini di impatto economico, culturale e sociale;
- lavora sulla digitalizzazione del proprio patrimonio con obiettivo di conservazione, maggiore diffusione, condivisione attraverso la coproduzione, cooperazione transfrontaliera e circolazione internazionale, soprattutto nell’Unione Europea e con il coinvolgimento di attori locali, nazionali e internazionali. Obiettivo del Progetto è quello di rispondere alle potenzialità in ambito tecnoculturale rese possibili dalla digitalizzazione del patrimonio materiale e immateriale, rispondendo alla riflessione aperta sulle linee guida che gli spazi museali/multifunzionali stanno seguendo per rendere accessibili tutti i contenuti che solo il digitale può svelare in modo democratico.
- dà forma ad un contenuto originale, firmato dall’artista Emilio Vavarella, in cui si sposano comunicazione del progetto e delle idee che lo sostengono, ricerca artistica, e innovazione digitale.
L’accessibilità continua al materiale/opere presenti nell’archivio di Kora, opere, pubblicazioni, video installazioni, etc., permette di ripensare sia il concetto di spazio/centro del contemporaneo come contenitore sia i suoi confini strutturali. Kora è il suo contenuto multidisciplinare (esposizioni, biblioteca, area kids, spazio co-working, caffè e bookshop, etc.) può non essere accessibile per vari motivi, che vanno dalle complicanze logistiche a quelle conservative. Kora Extended è quindi un’opportunità di crescita e apertura che i nuovi strumenti innovativi come la realtà virtuale possono fornire ai visitatori permettendo una fruizione inedita, ma a volte necessaria, dei contenuti.
Il Progetto prevede l’attivazione di un processo creativo condiviso e comunitario composto da un insieme di attività di ricerca, produzione e fruizione dello spazio. Tali attività si baseranno sulla mappatura dei luoghi e dei contenuti grazie all’utilizzo di apparecchiatura tecnologica che verrà declinata in prodotti digitali, ottimizzando la fruibilità sia fisica che digitale. Offre servizi innovativi (mappatura con scanner Artec Eva, virtual tour con software con MatterPort), accessibili (abbattimento barriere fisiche, cognitive e sensoriali con apertura “open museum”) e sostenibili (emissioni e consumo ridotte dalla digitalizzazione della realtà fisica) permetterà di vivere esperienze di fruizione/consumo/interazione ad alto valore tecnologico in una dimensione sia fisica che digitale.
MOM – My own Museum trasporta un ecosistema fisico nella sua dimensione digitale. È per ideazione, scelta e modalità, un progetto di innovazione:
- aperto: liberamente accessibile per tutte le istituzioni culturali e aperto a evoluzioni nel tempo,
- dinamico: periodicamente aggiornato in ragione degli sviluppi, dell’obsolescenza di metodologie e tecnologie o dei contesti socio-culturali con cui si interrelazionerà negli anni a venire,
- condiviso: frutto di un processo di partecipazione articolato in più livelli e suscettibile di gradi differenti di applicazione e scalabilità.
Partendo dall’idea di rendere sia gli spazi fisici di Kora, quanto la sua collezione, digitali, accessibili e veicolabili per mezzo di una loro clonazione e rimediazione digitale multicanale, MOM rende possibile l’attivazione di modelli di fruizione simultanea in più luoghi e in diverse modalità. La proposta di clonazione e diffusione digitale di Kora rende quindi possibile trascendere le limitazioni date a ogni spazio fisico—ovvero l’essere univocamente in un unico luogo—in modo da creare un luogo nuovo, potenzialmente accessibile da chiunque e da qualsiasi altro posto.
Le implicazioni e declinazioni del Progetto sono molteplici: MOM è un modello e contenuto originale e può essere presente anche in altri contesti, come nei borghi e nelle piazze, o ospite di altri musei o enti culturali, ed essere simultaneamente raggiungibile tramite qualsiasi interfaccia digitale—dai cellulari ai computer passando per i visori di realtà virtuale o aumentata. Ad ogni tipo di interfaccia corrisponderà un tipo di fruizione diversa secondo una logica di fruizioni parallele non esclusive.
- Descrizione degli elementi di innovazione del progetto proposto sotto il profilo tecnologico- digitale
La possibilità di tour virtuale di alcuni musei è ormai pratica sempre più diffusa, invece nessuna istituzione culturale permette all’utente di poter customizzare la propria esperienza di visita, di creare la propria mostra a partire dalla propria collezione museale digitalizzata.
MOM – My own Museum Kora__extended è un progetto innovativo incentrato sul lavoro tecnologico-digitale nelle fasi di ricerca, produzione e fruizione,che risponde attivamente alle questioni, sfide e linee poste nel Piano nazionale di digitalizzazione del patrimonio culturale – PND, il documento ministeriale che costituisce la visione strategica con la quale il Ministero della cultura intende promuovere e organizzare il processo di trasformazione digitale nel quinquennio 2022-2026 nei diversi settori dell’ecosistema culturale.
Gli investimenti del Progetto infatti, descrivono come l’indirizzo politico venga traslato in una dimensione progettuale composta da elementi di innovazione sotto il profilo tecnologico-digitale. Questi si traducono nel Progetto nella ricerca, selezione e scelta di in un insieme di acquisti, immobilizzazioni materiali e immateriali, capitale umano, know how e certificazioni esplicitate come di seguito:
Innovazione Materiale – Immobilizzazioni Materiali:
All’interno di Kora sarà previsto uno spazio per la fruizione digitale di spazio e collezione non solo quando il museo è aperto, ma anche fuori l’orario di visita. Ciò sarà possibile attraverso due postazioni fisiche, una con un Monitor multitouch 65″ e relativo PC, l’altra attraverso iPad e/o iMac.
E’ previsto anche l’acquisto di altri due iMac per consentire il caricamento dei materiali, l’editing, l’elaborazione e in generale il lavoro dedicato per il team di progetto
Verranno inoltre acquisiti due visori 3D Oculus Quest che consentiranno al progetto di poter essere fruito in altri contenitori culturali o musei tramite l’attivazione di partnership con altre istituzioni culturali che avranno la possibilità, a costo quasi zero, di espandere la propria offerta culturale ospitando/esponendo MOM per un certo periodo.
Innovazione Immateriale – Immobilizzazioni Immateriali:
Mappatura digitale degli spazi
Software: Tour virtuale Matterport degli ambienti interni ed esterni di Kora/Palazzo Baronale de Gualtieriis, con aggiunta dei tag sugli oggetti per pubblicare didascalie, immagini, video, pdf e materiale da scaricare per spiegare tutte le caratteristiche dello spazio e dell’attività svolta. Tutta la documentazione ed i testi sono forniti dal personale dedicato del team di Progetto.
Per la realizzazione del tour virtuale sono previste le attività preliminari di digitalizzazione degli spazi interni ed esterni al netto delle installazioni/mostre/opere d’arte. Successivamente sono previste le attività di digitalizzazione delle sole sale interessate dagli allestimenti.
Digitalizzazione opere d’arte
Le opere saranno digitalizzate mediante la tecnica fotogrammetrica, che consente di ottenere ottimi risultati in termini di fedeltà visiva e dimensionale.
Non si esclude che alcune opere siano, a causa delle loro caratteristiche intrinseche, troppo complesse o addirittura non scansionabili (come ad esempio per i materiali trasparenti, riflettenti o particolarmente scuri). Ogni opera, quindi, verrà singolarmente valutata al fine di ottenere il miglior risultato possibile.
I modelli ottenuti saranno successivamente lavorati ed ottimizzati in modo da ottenere un duplice risultato: modelli fedeli per la conservazione archivistica e modelli leggeri per l’implementazione dell’applicazione interattiva.
Durante le operazioni di scansione delle opere sono previste anche attività di formazione del personale al quale saranno trasferite le competenze tecniche e tecnologiche utili a poter condurre autonomamente le successive scansioni.
Applicazione interattiva 3D web-based
L’applicazione MOM – My own Museum consentirà la fruizione interattiva di una selezione di installazioni artistiche in formato digitale. Alcune di queste installazioni saranno appunto cloni digitali della collezione attualmente esistente (solo in formato fisico). A queste si potranno successivamente aggiungere sia cloni di nuove opere entrate in collezione, sia opere realizzate unicamente in digitale per gli spazi di MOM. Al suo interno sarà anche possibile esplorare e approfondire le mostre del presente e del passato tramite una libreria dai contenuti aggiornabili che comprenderà opere digitalizzate per mezzo di rilievi fotogrammetrici e ricostruzioni 3D e accompagnate da contenuti multimediali multilingue.
Sviluppata con tecnologie web-based, MOM sarà fruibile direttamente dal sito web di KORA o all’interno degli spazi espositivi tramite un apposito touch-screen.
Una volta effettuato l’accesso, gli utenti potranno esplorare percorsi interattivi curati dal team di Kora oppure creare e visitare percorsi originali e personalizzabili tramite un editor che consentirà di realizzare nuovi allestimenti rielaborando i contenuti della libreria digitale.
Potenziali estensioni e sviluppi futuri
Il sistema sarà predisposto per lo sviluppo di una modalità di fruizione immersiva in realtà virtuale e per il salvataggio e la condivisione dei percorsi espositivi personalizzati. Si potrà implementare, inoltre, una modalità di “upvoting” per la generazione di percorsi basati sulle preferenze espresse dagli utenti durante lo svolgimento dell’esperienza (in vista di un “allestimento collettivo” degli spazi).
Know- how e intervento artistico Emilio Vavarella
L’artista Vavarella, leader nel campo dell’innovazione digitale in ambito artistico, ci affiancherà durante il percorso di creazione del museo e a lui sarà affidato il primo degli interventi artistici nel mondo digitale: a lui sarà infatti affidata la realizzazione della prima mostra negli spazi virtuali realizzata non a partire dalla collezione di Ramdom, bensì attraverso la creazione di nuove opere digitali in dialogo con la parte di collezione fisica presente a KORA. L’intervento di Vavarella è strutturato come trasposizione, in ambito virtuale, di una più tradizionale commissione museale, ma con alcune importanti differenze. Vavarella intende sfruttare fino in fondo il potenziale espositivo di MOM, integrando all’interno dei nuovi spazi museali virtuali (realizzati tramite la sudetta scansione fotogrammometrica degli spazi fisici) una sua serie di opere create per poter essere fruite solo virtualmente. Lo scopo di questa operazione è quadruplo, e va inteso in completa sintonia con il più vasto programma culturale proposta da MOM:
- dimostrare le potenzialità espressive insite nella possibilità di lavorare in uno spazio puramente digitale (l’artista si slega dai limiti imposti tanto dalle leggi della fisica—ogni spazio digitale ha le sue leggi–quanto dai costi relativi all’acquisto di materiali installativi fisici–negli spazi digitali un’opera in materiali poveri o in oro puro costa uguale, il valore si slega dalla rappresentazione della materialità);
- estendere l’offerta culturale di MOM oltre la conservazione e fruizione in digitale di beni fisici preesistenti. Sulla scia di questo primo intervento apripista firmato da Vavarella, sarà possibile chiamare altri artisti a lavorare con e negli spazi digitali di MOM;
- sperimentare con un nuovo modello tecnoculturale di produzione e fruizione di opere d’arte (un modello in cui la programmazione di una istituzione culturale, la produzione di specifici contenuti artistici, e l’implementazione di strategie di fruizione trova nuovi equilibri e testa nuove possibilità)
- acquisizione di asset digitali che vanno simultaneamente a potenziare gli asset già presenti (spazi, collezione acquisita) e ad aggiungerne di nuovi (nuove opere sviluppate ad hoc).
Il contenuto della mostra virtuale progettata da Vavarella proseguirà un suo specifico ciclo di lavori (The Italian Job) realizzati a partire dal 2014 a cavallo tra spazi fisici e spazi digitali. Il tema ricorrente è il rapporto tra estetica, lavoro, e digitalizzazione. Ciascuna opera prodotta all’interno di questo ciclo ha saputo spingere fino in fondo le potenzialità creative e concettuali insite in processi di digitalizzazione emergenti quali i creative commons (job n.1, sostenuto da un Five College Digital Humanities Project grant della Andrew Mellon Foundation); i network dencetralizzati peer-to-peer (job n2); e in ultimo la realtà virtuale, in collaborazione con il Dipartimento di Filosofia dell’Università Statale di Milano e con il supporto tecnico dell’Earth and Planetary Sciences: Visualization Research and Teaching Laboratory; del Film Study Center e del Critical Media Practice Program della Harvard University (job n.3), finanziato dall’European Research Council – ERC grant “An-Icon”.
Elementi di Innovazione Processuale:
- contenuti open;
- personale dedicato formato e professionalizzato;
- co-creazione del processo ideativo di costruzione progettuale;
- interazione tra la comunità locale (Castrignano dè Greci e Grecia Salentina) e comunità virtuale (gamers, fruitori digitali, altre realtà che hanno attivato processi paralleli).
Gli elementi di innovazione irrompono e incidono sul Progetto, mescolando le dimensioni fisiche e virtuali, la creatività e lo scambio processuale:
Kora è un centro del contemporaneo ospitato all’interno di un bene architettonico di interesse storico e artistico, vincolato secondo le normative ministeriali.
Il Progetto ripensa la dimensione attuale e la estende attraverso un processo di innovazione che incide sul:
- allargamento del concetto di centro del contemporaneo e lavora contemporaneamente sulla tutela e valorizzazione degli spazi/beni, oltre che sui beni materiali e immateriali, contenuti creativi e culturali, presenti, storicizzati e archiviati, in programma e in continuo divenire, alimentando un processo di continuo aggiornamento del Progetto;
- potenziamento della fruizione digitale di uno spazio multidisciplinare, (spazio espositivo, di ricerca, ludico, educativo, ricreativo, di lavoro, etc.);
- personalizzazione dell’esperienza con la possibilità di interagire e personalizzare ciascun percorso di fruizione;
- rafforzamento dell’esperienza virtuale, costruzione di una stanza immersiva fisica e digitale per interagire nello spazio di Kora e nel tempo (passato, presente, futuro), secondo le logiche del gaming e giocando sulle dinamiche dello spazio e del tempo.
- riduzione dei consumi legati all’esperienza fisica tradizionale, favorendo l’innovazione e la transizione digitale, la promozione e l’approccio verde lungo tutta la filiera culturale e creativa, incoraggiando un approccio sostenibile sotto il profilo ambientale, strettamente legate ai principi del Next Generation EU e delle politiche europee (come esplicitato ed in connessione con punto A7 dell’Allegato).
Il Progetto lavora sulla creazione di nuovi ambienti virtuali multifunzionali, di ricerca, produzione, dialogo, gaming, che esaltano la dimensione mobile dello spazio e che incentivano e aumentano l’inclusione di nuove categorie di fruitori, in ottica di abbattimento delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali.
Gli attori coinvolti (creativi, comunità locali, digitali, esperti e tecnici di tecnologia digitale, professionisti del settore creativo e culturale) lavorano me mezzo di co-creazione per incentivare un Progetto di Sviluppo che inneschi nuove dinamiche di interazione e fruizione, che incrementano l’utilizzo di piattaforme open source per la realizzazione e condivisione di progetti community-based, digitali e sostenibili.