Scienziate, illustratrici ed esploratrici del passato che hanno contribuito in modo significativo allo sviluppo della moderna botanica sono state spesso misconosciute o rimosse dal sapere ufficiale.
La desinenza estinta è un video che si concentra sulle vite e sulle scoperte di alcune di queste figure. Il materiale, proveniente da immagni di archivio e riprese ad hoc dei giardini botanici di Londra e Zurigo, è montato con la tecnica dello stop motion e del collage.
Il lavoro, insieme a un arazzo jacquard esposto nell’atrio del museo, completa un progetto più ampio che affronta il tema dell’estinzione delle lingue indigene e il loro rapporto con le piante medicinali.
Alcune di queste lingue ci accompagnano, come contrappunto sonoro, in un viaggio visionario tra parole e immagini.
Un analogo destino, infatti, accomuna le botaniche, che la storia ha condannato all’oblio, la scomparsa delle lingue native e, di conseguenza, quella dei saperi farmaceutici tradizionali. I nomi di queste donne, proprio come le parole indigene che designano le piante, sono come semi morti da riportare in vita.
“La desinenza estinta” è un progetto di Lucia Veronesi curato e prodotto da Ramdom (Italia) realizzato in collaborazione con il Nordenfjeldske Kunstindustrimuseum MiST (Trondheim, Norvegia); con il sostegno dell’Università di Zurigo – Dipartimento di botanica sistematica ed evoluzionistica e Dipartimento di biologia evoluzionistica e studi ambientali (Zurigo, Svizzera); Goldsmiths University (Londra, UK); Ca’ Pesaro-Galleria Internazionale d’Arte Moderna; l’Istituto Italiano di Cultura di Oslo.
Il progetto è realizzato con il supporto di Collezione Luca Bombassei.
Il progetto è sostenuto dall’Italian Council (12.a Edizione, 2023) programma di promozione di arte contemporanea italiana nel mondo della Direzione Generale Contemporanea del Ministero della Cultura.