Home Sweet Home – Esplorazioni dell’abitare

Info
21 Luglio 2021
3 Luglio 2022
19:00
23:00

“Home Sweet Home-Esplorazioni dell’abitare” è la mostra con la quale, il 21 luglio 2021, ha inaugurato KORA – Centro del Contemporaneo presso Palazzo de Gualtieriis a Castrignano de’ Greci. (Lecce).

La mostra è a cura di Alessandra Pioselli, Davide Quadrio, Paolo Mele e Claudio Zecchi.

Questa è la prima di un ciclo che, da qui ai prossimi anni, continueranno a riflettere sul tema dell’abitare intercettando grandezze e latitudini differenti: il villaggio prima e il Mediterraneo poi.  

“Home Sweet Home” in particolare intende riflettere, a partire dalla casa come pretesto narrativo, sulla dimensione istituente di un Centro per la produzione culturale contemporanea che opera intenzionalmente in un’area geografica liminale fuori dai grandi centri di diffusione dell’arte e della cultura contemporanea.

“È morta Lastation, Viva Lastation è stato l’ultimo grido con cui Ramdom (https://www.ramdom.net/) ha dovuto lasciare Lastation sin dall’inizio luogo di ospitalità, dibattito, ricerca e produzione culturale per artisti, curatori, ricercatori o semplici appassionati che nel tempo si sono avvicendati.

Qui Gianni D’Urso, ultimo artista in residenza, ha realizzato un’opera dal titolo Home Sweet Home che, se da una parte è un commiato alla casa lasciata, dall’altro è una riflessione amara sulla migrazione giovanile. Una sorta di “migrazione al contrario” dove il “ritorno al nido materno” non rappresenta solo il ritrovarsi in un posto “sicuro”, ma può rivelarsi come l’esatto opposto. Il neon giallo, che insieme ad un trittico di foto recita la frase “Zona velenata”, rimanda ad una dimensione di fragilità e incertezza che come esseri umani prima, e lavoratori poi, viviamo costantemente ma che è, paradossalmente, anche il luogo da cui ricominciare cercando di ricostruire a partire da una nuova rete di relazioni.

La casa, che rappresenta per la mostra un pretesto narrativo – luogo di intimità ma allo stesso tempo luogo di lavoro; luogo dell’abitare e percorso di vita, di relazioni ed ospitalità; luogo di ibridazione delle mansioni e quindi non più solo e necessariamente luogo di ristoro – risponde anche ad una dimensione psicologica alterata che impone la definizione di un nuovo linguaggio e di nuovi immaginari che si muovono nella discontinuità piuttosto che nella continuità storica imponendo così una nuova funzione istituente.   

Home Sweet Home è stata inoltre un processo di ricerca, riflessione e creazione in divenire che ha attraversato un’evoluzione costante. È stata una proposta, un’ipotesi e l’espressione di una metodologia di lavoro cross-generazionale, cross-mediale e multidisciplinare rimodulata nel tempo attraverso il susseguirsi di tre allestimenti. 

Nel corso dell’intero anno sono stati presentati più di 40 artisti e progettualità provenienti da tutto il mondo.

La mostra trova infatti una sua connotazione specifica nell’ospitare, come dice Alessandra Pioselli:

“Spazi, progetti e residenze per artisti raccontati attraverso materiali di documentazione e opere che rappresentano una selezione delle esperienze localizzate nel Sud d’Italia, nell’area atlantica e nel Mediterraneo”.

Esperienze che, dice ancora Pioselli:

“Sostengono pratiche che si sviluppano in modo interdipendente rispetto ai contesti territoriali in cui sono state avviate”.

Artisti in mostra:

Andrea Anastasio, Yu Araki, Elena Bellantoni, Carlos Casas, Casa a Mare, DAAR (Decolonizing Architecture Art Research), Gianni D’Urso, Formafantasma, Fernanda Fragateiro, Ishu Han, Eva Hide, Alfredo Jaar, KairUrs, Leticia Lampert, Tatiana Macedo, Elena Mazzi, Neri & Hu, Liliana Ovalle, Parasite 2.0, Jacopo Rinaldi, Emilio Vavarella, Zimmerfrei, Isola delle Femmine, Tzubasa Kato, Ivana Spinelli, Patrick Tuttofuoco, João Enxuto e Erica Love, Céline Condorelli.

Progettualità in mostra:

A cielo aperto (Latronico, Basilicata), Britto Arts Trust (Dhaka, Bangladesh), Dar Yusuf Nasri for Art and Research (Bethlehem, Palestina), Guilmi Art Project (Guilmi, Abruzzo), Harabel Contemporary (Tirana, Albania), Isola delle Femmine, Kunsthalle Lissabon (Lisbona, Portogallo), La rivoluzione delle seppie (Belmonte Calabro, Calabria), Liminaria (Fortore, Campania), Pollinaria (Civitella Casanova, Abruzzo), Sakiya (Ramallah, Palestina), Sursock Museum (Beirut, Libano), Uma Certa falta de Coerncia (Porto, Portogallo), Limiti Inchiusi (Campobasso, Molise).

Booklet Home Sweet Home-Esplorazioni dell’abitare

 

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