Le artiste Miriam Hartung e Cynthia Montier condividono pubblicamente le loro ricerche artistiche al termine del periodo di residenza svolto presso Kora – Centro del Contemporaneo nell’ambito del progetto Nouveau Grand Tour 2024,* ideato e promosso dall’Institut français Italia (IFI) / Ambasciata di Francia in Italia rivolto a giovani talenti europei sotto i trent’anni.
Giovedi 5 dicembre dalle ore 18 alle ore 21:
le artiste incontreranno il pubblico negli spazi espositivi di Kora a Castrignano de’ Greci e parleranno dei rispettivi progetti e di come le ricerche sul territorio salentino hanno contribuito al loro sviluppo.
Durante la residenza, l’artista tessile Miriam Hartung ha condotto delle ricerche sulle dimensioni politiche e femministe dell’artigianato. Nel corso della storia, le donne hanno cercato sicurezza e potere nella comunità e nell’artigianato. Un esempio significativo è la scuola di artigianato Le Costantine, fondata nel 1902, che ha fornito alle donne indipendenza finanziaria, uno spazio sicuro, affiancando potere terapeutico della tessitura ed espressione creativa. Il termine “gabbione” (letterlamente “gabbia grande”) collega l’artigianato alla difesa: nei tempi antichi, i cesti di salice intrecciati compivano la funzione di fortificazioni.
Questi cesti, simboli di domesticità e cura, sono diventati una sorta di scudi protettivi. Oggi le pratiche artigianali continuano ad avere un valore che va oltre la tradizione; sono strumenti per emanciparsi, spazi per la comunità e mezzi per le donne di rivendicare le proprie voci e storie. Nell’open studio Miriam condividerà alcuni lavori realizzati nel corso delle scorse settimane e inviterà il pubblico a sperimentare in prima persona la creazione di trame su strutture improvvisate.
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Nell’ ambito del suo progetto “Per Grazia e Rivolta”, l’artista Cynthia Montier esplora le connessioni tra miracoli e giustizia, mistico e sacro, tecniche rituali e votive nelle pratiche antiche e contemporanee, nel contesto delle tradizioni popolari del sud Italia e della magia lucana. Esamina il potere sovversivo, apotropaico, taumaturgico o contro-politico di queste pratiche, insieme alle loro dimensioni emotive e collettive, in particolare nelle relazioni tra le classi dominanti e le comunità marginalizzate.
Cynthia si concentra sulla capacità di queste pratiche di alterare la realtà e cambiare il mondo, specialmente attraverso il ruolo delle donne come mediatrici dei desideri sociali. Nel Salento, Cynthia si immerge nelle tradizioni tessendo un legame con i racconti contemporanei legati alla ritualità. L’artista chiama a collaborare la popolazione attraverso la condivisione di oggetti sacri, portafortuna, amuleti e le storie ad essi connesse.
La condivisione dell’oggetto e della sua storia permetterà di creare un archivio che potrà supportare le ricerche di Cynthia sull’importanza e sulla sacralità degli oggetti che ogni persona sceglie di custodire e valorizzare. Invitata a scegliere un elemento portafortuna, la comunità diventa parte integrante del progetto di ricerca dell’artista che offre una nuova opportunità agli oggetti, quella “di raccontarsi” e divenire parte di una narrazione collettiva.
Durante l’open studio, l’artista concluderà la chiamata alla raccolta di oggetti iniziata nei giorni precedenti e mostrerà alcuni manufatti trovati, donati e altri prodotti da lei stessa durante la residenza. Alle ore 19.30, l’artista leggerà stralci di dialoghi per lei significativi intercorsi nell’arco della sua permanenza in Salento.