Parole segni svolazzi | Poesia e sguardi sul contemporaneo

Info
20 Settembre 2024
17:00
19:00

laboratorio di scrittura a cura di Simona Cleopazzo
La poesia è avvicinamento ai dettagli. Così come accade al museo davanti a un’opera
d’arte. Ci avviciniamo perché catturate/i da un dettaglio. Antonella Anedda (poeta e critica d’arte) ci chiede: Cosa ci affascina dei dettagli?    I I dettagli aprono sentieri sconosciuti. Nel laboratorio di scrittura e di avvicinamento alla poesia contemporanea saremo immerse/i
nella scrittura dello sguardo. Mi aiuteranno in questo viaggio la visione delle opere di Mark Rothko, Pablo Picasso e la lettura delle poesie
di Antonella Anedda, Elisa Biagini, Maria Grazia Calandrone, Paul Celan.

Portate con voi un taccuino e una matita. Laboratorio gratuito (numero chiuso)
per informazioni e iscrizioni cell. 392.1995892

 

A seguire presentazione del libro Movimenti Terra di  Simona Cleopazzo, in dialogo con Ada Facchini
Prose minime 13, Collettiva edizioni

Movimenti Terra : In apertura due poesie dedicate a Ivan e Nella Nobili. Il primo, amico di Cleopazzo, la seconda, poeta, a significare che la verità è trasversale. Cosa hanno in comune? Dove si muove la poesia? Siamo nel mondo operaio, nelle geometrie delle fabbriche, dei macchinari, degli allarmi che suonano perché un corpo ci è finito dentro: È un inferno la macchina risucchia – operai/blocca tutto. La rabbia, l’offesa, la condizione del silenzio/bisogno. Le operaie non possono ribellarsi perché impiegate per generazioni madri – figlie – nipoti – cognate…prima di reclamare devono fare una moltiplicazione. È vita che si tocca tangibile, qui nulla è astratto tutto è materico come solo una quotidianità che ripete se stessa giorni, mesi, anni sa esserlo. Materico è il corpo nel suo dirsi, nei lembi di pelle che saltano sotto l’affettatrice, nel taglio del parto, nelle ovaie cariche di sangue. Il corpo si fa agente narrante delle dinamiche di potere, è il testimone laddove la parola deve tacere, indicatore dello stato critico delle cose. Raccontare la realtà di molti, elevarsi dal genere per farsi voce del vivente. Un poema che si fa carico di istanze sociali e si fa quindi scrittura politica. Un lessico crudo, diretto che non vuole edulcorare la realtà, al contrario ha l’intento di rispecchiare una verità nel modo più fedele, punta allo stordimento del lettore per provocarne la riflessione. Nessun fronzolo dunque, ma un lavoro di cesellatura e sottrazione affinché l’essenziale sia visibile.

Ha pubblicato i romanzi “Tre noci moscate nella dote della sposa” (Lupo Editore, 2012), “Irene e Frida” (Musicaos editore, 2016), “150+1 poesie” (Collettiva edizioni indipendenti, 2018), “Questi giorni” (Sensibili alle foglie, 2020). Attualmente cura le Conversazioni filosofiche e femministe a domicilio, il laboratorio permanente di scrittura poetica: Parole, segni, svolazzi.

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