Terrarium | Paul Branca

Info
19 Luglio 2024
1 Settembre 2024
19:00
23:00
Kora - Centro del Contemporaneo

Le recenti tele intime ma compatte di Branca sono popolate da lumache in processione. Le loro conchiglie ipnotiche si avvolgono dentro e fuori, contendendosi l’attenzione dello spettatore. Osservando più da vicino le scelte pittoriche di Branca, lo spettatore può rallentare e notare più dettagli: conglomerati di ciottoli e pietre, vegetazione acida, funghi velenosi, denti di leone, teste moderniste arrugginite delle Muse Addormentate di Brancusi, e così via. Le sue scelte cromatiche, con superfici intensamente sature che contrastano con palette neutre, aggiungono energia pulsante alle opere.

Branca utilizza spesso il genere della natura morta come punto di partenza per i suoi progetti e mostre. La sua serie Affettati Misti – rappresentazioni di mortadella e salumi come fette o pelli dipinte – commenta sull’identità e l’oggettualità della pittura. Il suo progetto continuo di acquerelli Nose Rotations raffigura accumulazioni di nasi, forse tagliati da statue romane, stratificati in modo trasparente in un processo maniacale di memoria muscolare. I suoi fagioli policromatici, che riappaiono periodicamente in tutta la sua opera, suggeriscono forme corporee rimbalzanti e sessuali, citando direttamente le offerte nel Trittico di Camerino di Carlo Crivelli. Per Branca, questi progetti hanno rianimato il genere della natura morta, portandolo in un nuovo territorio fertile.

I primi piani delle lumache di Branca, ambientati in giardini fittizi, non fanno eccezione. In Terrarium, l’escargotière di Branca parla proprio della nozione di lentezza; la maggior parte del tempo di un pittore è speso a guardare la vernice asciugare. Allo stesso modo, questi gasteropodi da giardino sono noti per dormire per lunghi periodi di tempo, seguiti da periodi ancora più lunghi di movimento e produttività, imitando il gioco di attesa della pittura.

Curiosamente, prima che il Museo di Storia Naturale di Londra aprisse, la loro collezione era ospitata nel British Museum. Nel 1846, una lumaca egiziana, Helix desertorum, fu acquisita per entrare nella collezione del museo, dove fu incollata su una tavola ed etichettata insieme agli altri esemplari del museo. Quattro anni dopo, nel 1850, un curatore esperto sospettò che la lumaca potesse essere ancora viva. Questo lo spinse a staccare la lumaca e immergerla nell’acqua, dove tornò in vita e visse per altri due anni. La pittura condivide molte somiglianze con il ciclo di vita della lumaca, dai momenti di lentezza quasi mortale alla vitalità abbagli.

A cura di Like a Little Disaster

Giorni e orari visita:

dal giovedì alla domenica dalle 19:00 alle 23:00

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